venerdì 8 agosto 2014

SOMMERSI DAGLI INCIPIT #1


Ciao a tutti, nargilli! Oggi inauguriamo una nuova rubrica a cadenza non ancora ben definita, in cui condivideremo con voi gli incipit più interessanti delle nostre ultime letture, o di quelle che abbiamo programmate per il futuro. L'intento è di proporvi ben 5 incipit alla volta, in modo che voi vi sentiate un po'... sommersi :)

L'intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi
di Terry Pratchett
<<Nei giorni di cielo coperto Robert Neville non era mai sicuro del tramonto del sole e capitava che loro uscissero in strada prima del suo rientro. Se fosse stato più analitico, avrebbe saputo prevedere il loro arrivo con una certa approssimazione; ma si ostinava a mantenere l'abitudine di tutta una vita di calcolare il calar delle tenebre guardando il cielo, un metodo che nelle giornate nuvolose non funzionava. Ecco perché in quelle occasioni non si allontanava mai troppo.>>


L'estate dei segreti perduti
di E. Lockhart
<<Benvenuti nella splendida famiglia Sinclair.

Qui non ci sono criminali.
Non ci sono drogati.
Non ci sono falliti.
I Sinclair sono atletici, alti, belli. Siamo una facoltosa famiglia di stirpe democratica. Abbiamo sorrisi smaglianti, menti squadrati e un temibile servizio a tennis. Non importa se i divorzi straziano i muscoli dei nostri cuori. Non importa se il fondo fiduciario si sta esaurendo e le fatture inevase si accumulano sul ripiano della cucina. Non importa se i flaconi di pillole affollano il comodino. Non importa se uno di noi è perdutamente, disperatamente innamorato. Un amore così estremo da richiedere un rimedio altrettanto estremo.>>

Noi siamo grandi come la vita
di Ava Dellaria 
<<Caro Kurt Cobain,oggi la signora Buster, la prof d’inglese, ci ha assegnato il primo compito dell’anno: scrivere una lettera a una persona che non c’è più. Come se potesse arrivarti in paradiso, o all’ufficio postale dei fantasmi. Probabilmente lei intendeva un ex presidente, o un tipo così, ma io ho bisogno di qualcuno con cui parlare, e con un presidente non ce la faccio proprio. Con te invece sì.Vorrei che mi dicessi dove ti trovi adesso, e perché te ne sei andato. Eri il cantante preferito di mia sorella May. Da quando lei è mancata, io non riesco a essere me stessa, non so più chi sono. Adesso che ho cominciato le superiori, però, mi conviene capirlo in fretta. Se no, qui, sento che potrei affogare.>>
To all the boys I've loved before
di Jenny Han
[grazie a Confessions of a Blonde Bookworm] <<Mi piace salvare cose. Non cose importanti come balene o persone o il pianeta. Cose stupide. Campanelle di porcellana, quelle che trovi nei negozi di souvenir. Stampini per i biscotti che non userai mai perché chi vorrebbe un biscotto a forma di piede? Nastrini per capelli. Lettere d'amore. Di tutte le cose che custodisco, penso possiate dire che le mie lettere d'amore sono il mio bene più prezioso. Tengo le lettere in una cappelliera verde acqua che mia madre mi ha comprato in un negozio vintage in centro. Non sono lettere d'amore che qualcun altro mi ha scritto; non ne ho nessuna cosa così. Sono quelle che ho scritto. Ce ne è una per ogni ragazzo che ho amato finora - cinque in tutto. Quando scrivo, non mi trattengo. Scrivo come se non la leggerà mai. Perché non lo farà mai. Ogni pensiero segreto, ogni attenta osservazione, tutto ciò che ho nascosto dentro di me, scrivo tutto nella lettera. Quando ho finito, la imbusto, la indirizzo e la metto nella mia cappelliera verde acqua. Non sono lettere d'amore nel senso stretto della parola. Le mie lettere sono per quando non voglio più essere innamorata. Sono un addio. Perché dopo aver scritto la mia lettera, non sono più consumata dal mio amore totalizzante. Posso mangiare i miei cereali e non chiedermi più se anche a lui piacciono banane e Cheerios; posso cantare canzoni d'amore e non cantarle a lui.Se l'amore è avere, forse le mie lettere sono il mio esorcismo.Le mie lettere mi liberano.O così dovrebbe essere.>>
La corona di mezzanotte
di Sarah J. Maas
<<Uno sbattere di imposte nella bufera di vento fu l’unico segno della sua incursione. Si era arrampicata sul muro del giardino del tetro maniero senza che la vedesse anima viva, e fra il rombo dei tuoni e le raffiche che infuriavano al largo del mare vicino, si era inerpicata sulla grondaia ed era saltata sul davanzale, sgattaiolando nel corridoio del secondo piano senza farsi sentire.
Nell'udire un rumore di passi, si appiattì in una rientranza. La paladina del re si era nascosta sotto una maschera e un cappuccio neri per confondersi nell'ombra e diventare un’illusione del buio.>>


Bene, abbiamo finito con la nostra carrellata di incipit! Ne avete trovato qualcuno che ha stuzzicato la vostra curiosità? Io e Laura speriamo di sì :) Alla prossima, nargilli!

Marta (Cinnamon Cookie)

2 commenti:

  1. L'estate dei Segreti Perduti m'ispira perché ne parlano tutti molto bene, e anche la saga di Sarah J. Maas m'incuriosisce. Noi Siamo Grandi Come La Vita invece l'ho abbandonato a metà perché non sopportavo la protagonista :')
    Comunque volevo avvisarvi che sul mio blog c'è un premio per voi http://ancorauncapitolo.blogspot.it/2014/08/the-very-ispiring-blogger-award.html
    Baci!

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