lunedì 15 settembre 2014

CHI BEN COMINCIA #5


Ciao a tutti, nargilli! Benvenuti al quarto appuntamento con la rubrica Chi Ben Comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, è passato troppo tempo dall'ultima volta. Spero vi possa piacere la nostra Chi Ben Comincia: The Booklover Nargles Edition. Le regole sono semplici: condividerò con voi l'incipit del libro che sto leggendo o che devo leggere. Questa settimana ho deciso di iniziare Il Grande Gatsby, come vi avevo detto in Goodreads Mania QUI, prendendolo gratis su Amazon. In questo modo posso andare avanti nella mia A Classic per Month Challenge che ho trascurato durante i mesi estivi, siccome per la scuola dovevo già leggere dei classici e non volevo appesantirmi. Bene, si inizia!

Nei miei anni più giovani e vulnerabili mio padre mi diede un consiglio che non ho mai smesso di considerare. «Ogni volta che ti sentirai di criticare qualcuno», mi disse, «ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i tuoi stessi vantaggi». Non aggiunse altro, ma nel nostro riserbo siamo sempre stati sorprendentemente comunicativi e compresi che voleva sottintendere molto di più. Di conseguenza, sono incline a sospendere ogni giudizio, abitudine che mi ha aperto a un gran numero di persone strane e mi ha inoltre reso vittima di non pochi seccatori consumati. Una mente degenerata è lesta a riconoscere una simile caratteristica e ad attaccarvisi quando si manifesta in una persona normale, e fu così che al college mi ritrovai a torto accusato di essere un intrigante perché ero al corrente delle pene nascoste di uomini sregolati e misteriosi. La gran parte delle confidenze non erano cercate; ho spesso finto d’essere assonnato o assorto in altri pensieri o ho ostentato una frivolezza ostile non appena scorgevo agitarsi all’orizzonte il segno inconfondibile di una rivelazione intima; giacché le rivelazioni intime dei giovani, o perlomeno i termini nei quali i giovani le esprimono, sono di solito contraffatte e alterate da palesi omissioni. La sospensione del giudizio presuppone una speranza infinita. Ancora adesso temo che perderei qualcosa qualora mi dimenticassi che, come mio padre snobisticamente asseriva e io snobisticamente ripeto, il senso della basilare decenza viene distribuito in misura iniqua alla nascita. E, dopo essermi tanto gloriato per la mia tolleranza, giungo ad ammettere che essa ha un limite. La condotta può reggersi sulla dura roccia o affondare in paludi melmose, ma oltre un certo punto non mi interessa più su cosa si basa. 

Che mi dite? Voi lo avete già letto o come me ne avete sempre sentito parlare ma non vi siete ancora decisi ad acquistarlo? Alla prossima, nargilli!

Marta (Cinnamon Cookie)

1 commento:

  1. Ciao Marta ^-^
    Il grande Gatsby l'ho letto e mi è molto piaciuto, e non vedo l'ora di vedere il film con DiCaprio *-*
    Fammi sapere che ne pensi una volta terminata la lettura ;D

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